Il Centro studi e ricerche Renato Zangheri nasce per ricordare la figura del grande intellettuale e politico emiliano-romagnolo, sviluppando un’attività culturale che punta a tenere saldamente unite la memoria storica e l’innovazione, intesa quest’ultima come fattore di emancipazione, libera espressione e manifestazione della persona, e di superamento delle diseguaglianze.

Sindaco di Bologna in una fase storica cruciale, poi capogruppo del Partito comunista alla Camera dei deputati; professore ordinario di Storia economica all’Università di Bologna, più tardi cofondatore e rettore dell’Università della Repubblica di San Marino; studioso della società contadina, ma anche del pensiero dei grandi economisti del Novecento, Zangheri coltivò fino alla conclusione della sua vita quello che fu probabilmente il suo interesse culturale preminente: la storia del socialismo italiano e, in particolare, l’appassionante figura di Andrea Costa.

A partire da questa straordinaria poliedricità, il programma scientifico e culturale del Centro Zangheri verte su quattro versanti principali.

Il primo è la valorizzazione del patrimonio culturale generosamente donato dalla famiglia e costituito, principalmente, dalla biblioteca personale e dall’archivio fotografico.

Il secondo consiste nella promozione, anche attraverso borse di studio post-dottorato, dell’attività di ricerca sulla biografia politica e culturale di Zangheri e sulle principali questioni che furono al centro del suo interesse scientifico e accademico.

Il terzo, la realizzazione di laboratori didattici nelle scuole e di iniziative di public history intorno ad alcuni grandi temi civili presenti nella riflessione di Zangheri, come la partecipazione democratica, lo sviluppo del welfare e dei servizi sociali, i diritti del lavoro, la pace e la cooperazione internazionale, la storia e la memoria del Novecento.

Infine, ma non meno importante, la volontà di condurre una analisi politica e sociale rivolta ai problemi del presente, che si tradurrà in conferenze e cicli di incontri che animeranno, a cadenza regolare, la vita del Centro; attività che riteniamo costituisca un punto di riferimento centrale per il rafforzamento della nostra vita repubblicana. Una democrazia, la nostra, che ha quanto mai bisogno delle forze politiche, fortemente indebolite negli ultimi anni, dei corpi intermedi, del volontariato solidale, dei cittadini che se ne facciano difensori e interpreti.

Si punterà dunque sulla qualità per dare un contributo originale all’analisi relativa ai problemi urgenti posti dai cambiamenti del lavoro, dalla crescita esponenziale delle disuguaglianze, dalla necessità di un solido aggancio con la realtà europea, dalla correzione di una economia esclusivamente di mercato, dalla difesa della libertà di espressione, ma nel frattempo non si vuole trascurare il contributo che le risorse culturali, l’imprenditoria, lo spirito solidale del nostro paese possono dare nel contesto europeo e globale.

 

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